Il presidente dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo, in data 3 luglio 2025, ha
presentato la Relazione annuale 2024, che descrive l’andamento di infortuni e
malattie professionali, traccia il bilancio delle principali attività svolte
dall’Istituto e identifica le sfide strategiche per il futuro.
Il confronto tra i dati INAIL relativi ai primi cinque mesi del
2025e quelli dello stesso periodo del 2024 evidenzia come nei
primi cinque mesi del 2025 le denunce di infortunio in occasione di lavoro (esclusi
gli studenti) sono state 166.296, con un calo del 2,2% rispetto
allo stesso periodo del 2024.
Tra i settori più coinvolti spiccano cali nel manifatturiero (-7,6%),
nei trasporti (-5,4%) e nel commercio (-2,9%). A livello territoriale, si
segnalano decrementi in quasi tutte le macroaree, in particolare nel Nord-Ovest
(-5,3%) e al Sud (-2,2%).
La fotografia scattata al 30 aprile 2025 mostra per il 2024 una sostanziale
stabilità delle denunce di infortunio. L’aumento dello 0,4% rispetto all’anno
precedente, da 590mila a 593mila casi, è imputabile alla componente degli
studenti.
Diversa la tendenza per la componente “in itinere”, dove si
registra una diminuzione delle denunce di infortunio pari al 2,9%, ma a fronte
di un incremento significativo dei decessi, cresciuti del 30,5%.
A sostegno per le aziende virtuose sono stati stanziati 600 milioni di euro
a fondo perduto per progetti per il miglioramento dei livelli di salute e
sicurezza nei luoghi di lavoro con l’obiettivo di rispondere ai bisogni reali
delle aziende, a partire dalle micro, piccole e medie imprese.
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